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La Famiglia Cerrese riparte con visite degli studenti nelle aziende, eventi e un libro

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CERRO MAGGIORE – Rinasce la “Famiglia Cerrese”, associazione le cui radici risalgono ai primi anni 60 del secolo scorso ma che con il passare degli anni aveva perso una continuità di azione. Più volte si era tentata una sua rigenerazione con iniziative spot che avevano destato interesse; commentandole con persone attive nel campo sociale e culturale, alcuni promotori (nella foto in alto) hanno pensato, facendo tesoro delle esperienze precedenti, a una rifondazione per portare avanti alcune iniziative che finora venivano gestite individualmente. Così, nello scorso anno un gruppo di “volenterosi” hanno costituito una associazione no profit ereditando il nome di Famiglia Cerrese dai referenti precedenti.

Fra le iniziative portate a termine o promosse dal sodalizio, la seconda edizione di “Alla scoperta di Cerro: «Stiamo accompagnando studenti di seconda e terza media delle scuole statali e parificate a visite conoscitive di alcune realtà industriali e artigianali di riferimento sul territorio, guidati dall’imprenditore o un suo delegato (nella foto sotto, la visita al Ricamificio Cozzi di Cantalupo). Nel corso della visita viene spiegato loro che cosa fa l’azienda, quali sono le opportunità di impiego e le competenze richieste». Evento conclusivo di tale iniziativa sarà un convegno durante il quale si discuterà, con interventi di specialisti, “cacciatori di teste”, imprenditori e consulenti, dei problemi legati al mondo delle industrie e del lavoro, in particolare affrontando la problematica, quanto mai attuale, dello squilibrio tra domanda e offerta e una proiezione sul futuro del lavoro e delle professioni.

Attenzione alle nuove generazioni

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Lunedì 28 aprile all’auditorium comunale sarà ospite per “Il valore della vita”, evento sempre riservato alle scuole medie, Alessio Tavecchio, professionista nel campo della educazione stradale e campione olimpico nonché Cavaliere al Merito della Repubblica italiana che ha elaborato un percorso formativo, denominato “Progetto Vita”, per parlare in maniera diretta e con una modalità innovativa del valore appunto della vita. Attraverso la testimonianza dell’incidente stradale che lo ha costretto su una sedia a rotelle nel 1993, Alessio, durante gli incontri negli istituti scolastici, conduce gli studenti a un lavoro di consapevolezza di tutto ciò che viene messo in gioco quando si è alla guida di un veicolo e di apprendimento di quanto la prevenzione stradale sia un imprescindibile impegno personale e civile nel dare valore alla propria vita e a quella degli altri. L’obiettivo è stimolare gli studenti a vivere con entusiasmo, perché così facendo potranno scoprire i propri talenti, usarli e dare significato alla loro stessa vita.

Ancora, la Famiglia Cerrese ha in programma l’edizione di un libro, che sarà presentato nel mese di maggio con un evento pubblico, per raccontare attraverso interviste storie di piccoli commercianti, di artigiani, di imprenditori e industriali che hanno saputo generare lavoro e diventare punti di riferimento per la comunità: storie che possono essere da esempio e stimolo per le nuove generazioni, spesso distratte dalle nuove tecnologie.